Insieme per combattere il coronavirus

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la Repubblica, Radio DEEJAY, Radio Capital e l’UNICEF sono insieme nella lotta al coronavirus. L’UNICEF sta portando aiuti in Italia e nel mondo per combattere il coronavirus: mascherine, guanti, tute e occhiali protettivi, disinfettanti, termometri, supporto psicologico e assistenza sanitaria ai bambini e ai ragazzi più vulnerabili. Abbiamo bisogno anche del tuo sostegno.
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Rozera

I primi aiuti sono arrivati

L’UNICEF dopo più di 70 anni porta di nuovo aiuti in Italia.
È un altro tipo di battaglia rispetto alle difficoltà del secondo dopoguerra, siamo diventati un altro paese, istruito, forte e stabile, eppure ci sentiamo fragili. Per questo l’UNICEF ha deciso di sostenere l’Italia con una missione importante, così come succede sempre nelle emergenze in diverse parti del mondo.

E allora ecco, mascherine, occhiali e tute protettive, disinfettanti e termometri ma anche supporto psicologico e assistenza sanitaria ai bambini e ai ragazzi più vulnerabili, materiale consegnato nelle mani della Protezione civile, che li smisterà negli ospedali più in difficoltà in tutto il territorio nazionale.

L’UNICEF si occupa anche dei bambini e ragazzi più fragili che si trovano in Italia in questo momento senza famiglia e protezione. Si tratta di circa 5.000 minori che spesso sono all’oscuro dei rischi del virus, soprattutto se vivono per strada o in insediamenti informali. Per questo l’UNICEF sta distribuendo kit igienici e sta effettuando screening medici in collaborazione con i partner INTERSOS e Medecins du Monde.

Inoltre per tutti i cittadini che si trovano a casa con bambini e ragazzi, l’UNICEF ha formulato proposte educative, laboratori, audio-letture, approfondimenti, Q&A per affrontare questi tempi di coronavirus nel modo più sereno possibile. È tutto disponibile su unicef.it/covid19
La sfida è grande, ma sappiamo che non abbiamo scelta: vinceremo questa battaglia con il coraggio, la determinazione e la resistenza che ci permettono in tutto il mondo di spingerci ovunque ci sia un bambino da salvare.

Tutto questo è possibile grazie al sostegno dei donatori e di tutti coloro che sono al nostro fianco, perché oggi più che mai siamo dalla stessa parte.

operatore sanitario con mascherina per una giovane ragazza africana

TUTTI PROTETTI, NESSUNO ESCLUSO.

Dall’inizio della pandemia l’UNICEF ha rafforzato la presenza in Italia con azioni di risposta all’emergenza, anche tramite il supporto materiale alle strutture sanitarie con la distribuzione di mascherine, guanti, tute, occhiali protettivi, disinfettanti e termometri.

Oggi più che mai la partnership con la Repubblica, Radio Capital e Radio DEEJAY è preziosa e fondamentale per raccontare quanto stiamo facendo e chiedere di sostenerci.

Tra i fronti su cui è impegnato l’UNICEF, fondamentale è il supporto alle famiglie che vivono in condizione di vulnerabilità, a ragazze e ragazzi stranieri non accompagnati, che vivono per strada o in insediamenti informali. In corso anche attività volte a garantire continuità ai percorsi formativi.

Già prima della pandemia, tante famiglie e minori non accompagnati si trovavano ad affrontare ostacoli significativi nell'accesso all'assistenza sanitaria e a informazioni di prevenzione . Con il COVID-19 la situazione è peggiorata, soprattutto per coloro che vivono in condizioni abitative informali, caratterizzate da un accesso limitato ai servizi a causa per esempio di barriere legali, amministrative o linguistico-culturali.

“In questa situazione di emergenza, i giovani migranti e rifugiati e le famiglie con bambini restano tra le categorie più vulnerabili. Per loro aumenta il rischio sanitario, ma anche di sfruttamento e violenza – afferma Anna Riatti, Coordinatrice della Risposta migranti e rifugiati - In collaborazione con i partner sul territorio continuano le attività su campo con i team mobili, i training online agli operatori, le attività di supporto psico-sociale, formative e di partecipazione”.

L’emergenza Covid19 riguarda tutti e per l’UNICEF nessuno deve essere lasciato indietro.

Il diritto alla salute deve essere garantito a chiunque come sancito dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.